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Seconda giornata newyorkese fitta di appuntamenti per il ministro della Giustizia Paola Severino che ieri ha iniziato il martedì Downtown con l’appuntamento alla City Family Court, prima di recarsi alla Borsa a Wall Street e terminare al Consolato Generale dove è stata salutata dagli esponenti della comunità.

I pesanti cancelli d'acciaio del «Garner Correctional Institution» si aprono per il ministro della Giustizia, Paola Severino, arrivata in Connecticut per approfondire come sia riuscito meglio di altri Stati americani a sfoltire la popolazione carceraria. Ad accoglierla c'è Leo Arnone, titolare del Dipartimento alle carceri che, affiancato dal team di agenti alla guida del penitenziario, esordisce così: «Il Connecticut è uno Stati più liberal d'America ma le nostre leggi sono molto conservatrici perché quando un giudice emette una condanna assai raramente il condannato esce prima del termine».

ROMA - La giustizia italiana è pronta a cambiare. E sono tante le novità in arrivo. A partire dal decreto legge che il governo sta studiando per accorciare i tempi atavici della giustizia civile: l’Esecutivo mira ad un provvedimento che introduca dei filtri al processo d’appello.

NEW YORK- In occasione della Conferenza alle Nazioni Unite con i ministri della Giustizia e degli Affari Esteri dell’America Centrale sul crimine transnazionale, il guardasigilli Paola Severino è partita ieri a New York dove si tratterà sino a mercoledì.