I 'lavori in corso' di Gianmaria Testa

Letizia Airos (March 08, 2014)
MEN AT WORK. Un doppio cd live che racconta una lunga tournée realizzata con musicisti complici. Un viaggio con 23 canzoni che ripercorrono una ventennale carriera, di storie raccontate in musica ma anche di denunce in poesia


Nei luoghi dei concerti, durante le prove, i tecnici locali ci guardano curiosi e credo pensino a Babele.

Sappiamo che non è così.

Tutto questo girare ci ha regalato un linguaggio strano e condiviso che è già musica prima di suonare.

Passiamo il Brennero senza sosta di dogana.

Ognuno portandosi dentro, aperta, la sua frontiera.


Gianmaria Testa



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"Men at Work" si confida con te e ti mette in faccia la realtà. Con ventitre canzoni che ripercorrono una ventennale carriera. Pensieri e desideri, storie vere, denunce attaverso le note on the road che svestono l’autore e creano l’incanto di una poesia pura, che attraversa lo spazio, intorno e dentro di noi.

 

Cantautore e chitarrista, Gianmaria Testa nella sua “prima vita” ha fatto il capostazione nelle ferrovie italiane. La sua musica continua  a raccontare spostamenti, traghettamenti di diverso tipo.  Narra il viaggio che questa vita ci fa fare, attraverso le sue difficili tappe. Con le sue soste a volte forzate, con le strade da lasciare, da scegliere e con quelle che, troppo spesso, vengono imposte.

 

Testa ha una voce vera, viva, una sonorità che attaversa l’aria con calore e ti avvolge con semplicità.   E' un autore generoso che vive quello che scrive.  Sveste la propria anima con pensieri snocciolati in musica,  conquista e lascia chi lo ascolta a sua volta un pò nudo.

 

Si confida, si confessa, provoca, taglia con i suoi versi la nostra mente. E le denunce pure e limpide, che a volte escono tra una nota e l’altra, colgono nel segno con la migliore poesia. Come sempre fa la migliore poesia.

 

'Men At Work' , è un doppio album live in cui Testa narra il suo viaggio tournée in Germania insieme a musicisti amici, come Giancarlo Bianchetti, Philippe Garcia e Nicola Negrini.

Le note sono le sue: inconfondibili. Con un pò di tango, del rock, bossa nova, ballate classiche, blues…. Una musica ‘poliglotta’ diremmo, come vogliono essere  le sue parole in musica in giro per il mondo,  quando vedi il pubblico ipnotizzato persino dal dialetto piemontese. Le parole vengono afferrate nella loro intensità e non si ha bisogno di traduzione.

 

E il disco raccoglie le migliori suggestioni della canzone d’autore italiana. I temi affrontati sono importanti e delicati. Anche se solo sfiorati a volte, sono profondi e approfonditi. Scavano nella nostra coscienza.


Testa suona, recita e canta di lavoro perso o tolto, di migrazioni vicine e lontane, di amore e morte,   di violenze ma anche di speranza … I suoni, in genere ben misurati, possono anche salire e lo fanno un pò seguendo l’intensità del tema. Come  capita - per esempio -  nella lettera di licenziamento di "Cordiali saluti".

 

Le emozionanti canzoni sugli emigranti - prese dall'album "Da questa parte del mare" -  dovrebbero essere parte di un programma di insegnamento nelle scuole. Ascoltarle nel contesto di questo doppio album sono ancora più incisive, vere. Importanti in questa vita che chiude porte e frontiere, che lascia indifferenti.

 

Perchè il titolo "Men at work “ ? Risponde Gianmaria Testa: “Perchè parlo di lavoro, ma anche perché è ora di finirla con l'immaginare che arrivi qualcuno per salvarci dalla crisi. Occorre mettersi al lavoro insieme per superarla”. Lavori in corso, quindi.  Ed è un vero viaggio costruttivo quindi quello di questo grande della musica d'autore italiana.

 


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