La corsa di Avignone
Il Festival di Avignone è come il Tour de France
tre settimane di fatica durissime a luglio nel caldo torrido della Provenza
una di quelle cose che puoi raccontare
Ci si alza presto si cammina si parla con la gente si fa volantinaggio
si attaccano le locandine si cercano gli spazi migliori
si attraversa la città da capo a piedi
senza forze e poi
e poi si fa lo spettacolo si suona si canta si recita
c'è poco tempo per mangiare
ma poi perchè mangiare
si mangia il giusto
bisogna tenersi in forma
se perdi un colpo sei finito
ma ci credi e ti fidi del tuo talento
Il mio francese è assolutamente amatoriale
ci pensa Nicoletta madrelingua jonico silana
con Giulio che studia ogni mezzo per dare visibilità delle locandine
Ci sono le salite
quelle sere in cui in sala ci sono sette persone
compresi gli amici e i familiari
si va in scena lo stesso
è la chanson italienne
ci sarà il passaparola domani saranno dieci forse dodici
meno pubblico c'è e più aumenta la sfida
e ti alzi sui pedali come un dannato
con il sudore che ti cola davanti agli occhi e spingi
come nella grande corsa si fanno le strategie e le alleanze
ci si aiuta con delle dritte dei trucchi dei piccoli segreti
- vieni a vedere il mio spettacolo?
- si ci vengo
- di che si tratta?
- grandi emozioni...
- il concerto di un coro Armeno
- bellissimo...
- la sala è semivuota
- concerto stratosferico
- è la magia dei vuoti
c'è il Bar della Navigazione
sul viale davanti al Rodano
il ritrovo degli italiani di Avignone
c'è una mostra fotografica ritratti di cantanti
tra i mostri sacri francesi c'è Giovanna Marini
come c'era Bartali Coppi e Gastone Nencini
c'è Mario il titolare che parla alle folle e alla fine ci dice tutto pagato
gli amici siciliani di Caltanissetta che hanno vinto un premio con "Mutu"
a Place des Carmes c'è il bar finale il Tabac li si fanno le tre continuando a fare promozione
Noi siamo al Teatro dei Venti
una piccola sala raccolta di 49 posti
al 63 di Rue Guillaume Puy
con una bella programmazione fatta di tanta musica
ci diamo da fare con Gabriella Roberta e Denis
che non si dica che gli italiani non si impegnano
in piano e in discesa
preferiamo sempre la salita.....
Questo post è parte del Blog che Beppe Voltarelli ha su i-Italy.org
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