'Io sono Mia' ammalia il pubblico con la storia di Mia Martini

Maria Rita Latto (February 15, 2019)
Un trionfo per 'Io sono Mia', la fiction RAI su Mia Martini. Ha incassato 7,7 milioni di telespettatori per uno share del 31% su Rai 1. Ad interpretare la cantante, icona della musica italiana riconosciuta troppo tardi, Serena Rossi

Ascolti da record lo scorso 12 febbraio per “Io sono Mia”, la fiction di RaiUno, interpretata da Serena Rossi, che racconta la vita di Mia Martini, una delle cantanti italiane più amate, nonostante la prematura morte a soli 47 anni, in circostanze mai del tutto chiarite.

Una vita, quella di Mia Martini, pseudonimo di Domenica, Rita, Adriana, Bertè, per gli amici Mimì, segnata da cadute e risalite, grandi dolori e un amore infelice, col fil rouge della passione per la musica che l’ha accompagnata sin da piccola portandola a costruire faticosamente una carriera da grande interprete di canzoni indimenticabili.

La straordinaria Serena Rossi, oltre che attrice anche ottima cantante, si è magicamente trasformata in Mimì partendo dagli inizi, mostrando anche aspetti poco noti dell’indimenticabile Mia, come il rapporto tormentato col padre e la costante convivenza con la depressione.

E i telespettatori, soprattutto i più giovani che non la conoscevano molto, hanno seguito gli anni della gavetta, dei viaggi attraverso la penisola in autostop con la sorella Loredana e l’amico Renato Zero, ancora sconosciuto, fino al primo grande successo, “Piccolo uomo”, vincitore del Festivalbar del 1972 e di un Disco d’Oro. E l’anno dopo, con la seconda vittoria di fila del Festivalbar con “Minuetto”, il successo sembra essere arrivato definitivamente, portandola anche all’estero in Paesi come Francia, Germania, Canada.

Purtroppo nulla è definitivo in una vita fatta di cadute e risalite come quella di Mimì. Nel 1977, rompendo anticipatamente un contratto con la sua casa discografica, crea un terremoto nelle sue finanze indebitandosi pesantemente. Nello stesso periodo incontra l’amore della sua vita, il cantautore Ivano Fossati, con cui inizia una tormentata storia in cui lui ricopre il ruolo d’ispiratore ma anche del dominatore geloso.

Intanto, le voci che lei portasse sfortuna, nate anni prima a causa di un incidente stradale in cui morirono due suoi musicisti, diventano sempre più insistenti. La fine della storia con Fossati, unita a veri e propri episodi di ostracismo che talvolta rasentano il bullismo contro di lei, come l’annullamento di numerosi impegni lavorativi, fino al farla viaggiare in aereo seduta lontana dalle sue colleghe, distruggono Mimì a tal punto da portarla a ritirarsi dalle scene, restando per alcuni anni lontana dal mondo della canzone.

Mia si ritira nella campagna umbra dove, per sopperire alle difficoltà economiche, si esibisce in feste di provincia. Cadute e risalite, fino al 1989, anno in cui torna a Sanremo con un brano di Bruno Lauzi scritto nel 1972 e rimasto inedito fino allora, “Almeno tu nell’universo”. Mia Martini arriverà nona, ma vincerà il Premio della Critica, ponendo fine al periodo più buio della sua vita. Una magnifica interpretazione, tra le più belle della sua carriera, davanti al pubblico dell’Ariston,

La fiction Rai si conclude proprio con la performance del 1989. L’aspetto che colpisce è che per esigenze narrative e a causa  di alcune liberatorie non concesse, è stato necessario modificare la storia originale.

Sia Renato Zero, l’amico di sempre, sia Ivano Fossati, l’amore della vita, hanno chiesto di non essere rappresentati nella storia e gli sceneggiatori hanno dovuto inventare due personaggi con nomi diversi che comunque ricoprivano i ruoli dell’amico e del compagno. Queste scelte non sono state condivise da Serena Rossi che ha commentato così: "Ci sono rimasta sicuramente molto male. Anche perché la sceneggiatura era partita in un altro modo. Ci sono rimasta male per lei. Poi però mi sono data una spiegazione romantica: voglio credere sia stato tutto un atto d’amore di Mimì, che abbia scelto lei che facesse parte del suo film solo chi le voleva veramente bene".

Le scritte che precedono i titoli di coda ricordano al pubblico che Mia Martini non vinse mai un Festival di Sanremo e che morì sei anni dopo a causa di un “arresto cardiaco”.  Le cronache riportano che il corpo di Mimì fu ritrovato senza vita nella sua abitazione di Cardano al Campo in provincia di Varese, il 12 maggio 1985, in circostanze poco chiare e con ancora le cuffie del walkman sulle orecchie. Ci piace pensare che se ne sia andata così, in compagnia della musica, sua sola e unica compagna di vita.

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