Papa Francesco: “Mai più guerra!”
Pregare per la pace è un dovere imprescindibile per chi crede in Dio. Papa Francesco ha annunciato che sabato prossimo sarà giornata di digiuno per invocare pace, per supplicare il mondo dei potenti a trovare ogni mezzo per scongiurare un intervento in Siria, a riscoprire la forza del dialogo. Invito raccolto da uomini di pensiero, di cultura, di strada, rilanciato dalla stampa internazionale con singolare evidenza.
Ogni uomo di buona volontà sa di dover lottare per la realizzazione della pace. La pace riguarda gli uomini nella loro diversità e chiama tutti ad un impegno coraggioso in sua difesa, perché venga promossa in ogni luogo abitato dalla vicenda umana, e ancor più interpella tutti quando essa è seriamente a rischio.
Alla fine della II guerra mondiale, il mondo, ancora attonito per le troppe atrocità vissute, si unì in un'unica speranza: “Mai più guerra!” Una speranza, allora come oggi, purtroppo tradita dall’egoismo e dagli interessi di chi non ha scrupoli, da chi offende impunemente la dignità degli ultimi per i propri guadagni, da chi non comprende che con la guerra tutto è perduto. Mai avremmo immaginato, dopo più di sessant’anni dall’ultimo conflitto, di dover assistere a nuovi massacri per guerre ingiuste.
Mentre si continua a discutere sulle presunte ragioni di un intervento in Siria, ultimo tra tanti che, più degli altri, rischia di aprire scenari di guerra globale, mentre ci si interroga se è giusto o meno rispondere con un ‘intervento mirato’ alle atrocità perpetrate dal governo siriano e mostrare le foto delle vittime dei gas, dei bambini feriti dal volto sgomento, terrorizzato, mentre alla televisione scorrono veloci le immagini delle rovine di Damasco, quasi si dimentica che in quegli stessi istanti la gente muore, come muore il mondo intero ogni volta che la pace viene oscurata dalla violenza, ogni volta che al di là della presunta giustizia l’unica cosa evidente è il dolore.
La lacerante condizione di un mondo che ancora vive la tragedia della guerra e il rischio che si possa estendere su larga scala non può che vedere uniti gli uomini giusti che, diversamente orientati ma unitamente protesi verso il bene, sentono il bisogno di denunciare quanto siano ancora aperte e sanguinanti le piaghe della violenza delle armi, fonte di sofferenze e di povertà, di mancanza di lavoro e di dignità e di minacciosi conflitti sempre in agguato. Per questo Papa Francesco invita alla preghiera, per questo un digiuno come pellegrinaggio di senso, protesta contro tutto ciò che divide gli uomini, contro un mondo che, mentre globalizza i mercati, marca le distanze tra culture, religioni e popoli; proposta di pace che nasce dal cuore di tutti gli uomini di buona volontà perché solo la pace, come l’arcobaleno, potrà dipingere con colori nuovi la storia dell’umanità. Una preghiera, un grido di migliaia di uomini e donne che con il Papa sfilano nelle strade del mondo alla ricerca di una nuova speranza: “Mai più guerra!”.
* Gennaro Matino è docente di Teologia pastorale. Insegna Storia del cristianesimo. Editorialista di Avvenire e Il Mattino. Parroco della SS Trinità. Il suo più recene libro: “Economia della crisi. Il bene dell'uomo contro la dittatura dello spread”
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