Le ‘mie’ Feste della Repubblica

Natalia Quintavalle (May 28, 2015)
Le celebrazioni del due giugno sono l’occasione ideale per spalancare le porte di Consolato e Istituto e, insieme ad ICE, ENIT e scuola d’Italia abbiamo lavorato al progetto che, per tre anni consecutivi, ha portato a Park Avenue artisti , musicisti , scrittori, imprenditori e personalita’ della politica e dell’economia, con la partecipazione di oltre mille persone ogni anno. Lo scorso anno abbiamo immaginato inoltre una caccia ai tesori italiani di Manhattan che ha avuto un grande successo e quest’anno si trasformera’ in una maratona fotografica.

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Sono arrivata a NY nel settembre 2011 e ho avuto la fortuna di disporre di 9 mesi di tempo per mettere a punto una nuova formula per celebrare la festa della Repubblica. Doveva per forza essere “nuova” perche’  in molti avevano sottolineato la novita’ del mio arrivo: ero la prima donna Console Generale a New York , alla guida di uno staff prevalentemente femminile.

Con occhio di donna, oltre che di nuovo Console Generale, ho guardato I bellissimi edifici demaniali che ospitano il Consolato e l’Istituto di cultura e ho pensato che… avevano bisogno di una bella rinfrescata! Cosi’ ho cominciato ad annotare  mentalmente tutti i lavori da fare, i cambiamenti da realizzare e ahime’ anche i costi da sostenere.

Ho trovato un sostegno entusiastico da parte delle due colleghe Laura Aghilarre e Lucia Pasqualini,  a New York gia’ da un po’ di tempo, e di Dino Sorrentino che, arrivato insieme a me,  ha subito dimostrato di non sentirsi  stretto nella morsa del Consolato Rosa! Ma tutto il personale del Consolato  ha aderito con slancio e molta pazienza al progetto “ Apriamo il Consolato e facciamo entrare aria fresca!”

Le celebrazioni del due giugno erano l’occasione ideale per  spalancare le porte di Consolato e Istituto e, insieme ad ICE, ENIT e scuola d’Italia abbiamo lavorato al progetto che, per  tre anni consecutivi, ha portato a Park Avenue artisti , musicisti , scrittori, imprenditori e personalita’ della politica e dell’economia, con la partecipazione di  oltre mille persone ogni anno.

Ogni edizione ha avuto un tema diverso destinato a celebrare il ricco patrimonio del nostro paese: la musica nel 2012, I libri nel 2013, lo sport nel 2014 e quest’anno protagonista  sara’ il cinema italiano.

Lo scorso anno abbiamo immaginato inoltre una caccia ai tesori italiani di Manhattan che ha avuto un grande successo e quest’anno si trasformera’ in una maratona fotografica. Per il secondo anno consecutivo  inoltre la Casa Zerilli Merimo’ di NYU celebrera’ con noi attraverso un’iniziativa dedicata a Cinema e Repubblica.

Insomma, abbiamo rinunciato, non senza una certa sofferenza, a celebrare la festa della Repubblica nella bellissima cornice di Cipriani,  ma abbiamo ridato visibilita’ agli edifici di Park Avenue  , spolverandoli e tirandoli a lucido grazie alla generosita’ di sponsor italiani e americani e al sostegno di tutta la collettivita’.

Nella nostra scelta ha  avuto  un ruolo fondamentale la volonta’ di presentare l’Italia di oggi, nata dalla scelta fatta il 2 giugno del 1946 dalle italiane e dagli italiani, costruita sulla ricchezza di una cultura millenaria e sulla capacita’ di immaginare un futuro migliore e piu’ giusto, proprio  nei luoghi dove le istituzioni italiane lavorano.

L’esperienza ci insegna che ogni anno passiamo attraverso le stesse fasi e gli stessi alti e bassi di umore:  A gennaio abbiamo tutti delle bellissime idee e abbiamo chiarissimo quali errori evitare; a febbraio convergiamo verso un tema specifico e cominciamo a stringere I contatti per gli eventi principali; a marzo  ci accorgiamo che le lettere per le persone che saranno coinvolte nella preparazione, come sponsor o come volontari, non sono ancora partite e che siamo in ritardo su tutti I fronti; ad aprile prendiamo il ritmo e non passa giorno senza che un pezzetto del programma vada in porto; a Maggio pero’ ci rendiamo conto che le cose da fare sono troppe, soprattutto perche’ in contemporanea aumentano le richieste di visto, di passaporto e tutti I servizi sono sotto stress .Questo e’ il momento in cui ci domandiamo: “ma chi ce l’ha fatto fare?!”

Poi il 2 giugno arriva e il sistema Italia e’ stremato ma felice perche’ ancora una volta il nostro paese si e’ presentato al meglio e New York ci ha manifestato l’affetto , l’ammirazione e l’amicizia di sempre.

Basterebbe solo questo per affermare che fare il Console Generale d’Italia a New York e’ il mestiere piu’ bello del mondo!

Dimenticavo di dire che nel frattempo Laura e Lucia sono partite e sono state sostituite da Roberto Frangione e Isabella Periotto, il che ci ha consentito di raggiungere un perfetto equilibrio di genere!

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