Cerimonia di Mother's Day dell'IHCC-NY. Onore al Console Generale Natalia Quintavalle

Martina Marcantoni (May 14, 2015)
Sotto il patronato dell'Italian Heritage & Culture Committee di New York, il 7 maggio si è tenuta la cerimonia annuale dedicata al Mother's Day. Nel Poses park all'Hunter College, dove è collocata anche la statua “Madre Italia” dello scultore italiano Giuseppe Massari, si sono riuniti ospiti illustri.

Primo tra tutti il presidente dell'IHCC Joseph Sciame, che ha aperto la cerimonia presentando anche tutte le altre personalità presenti, tra le quali il Presidente della Columbus Citizens Foundation, il Cavaliere Gran Croce Dominic R Massaro, il Console Generale Natalia Quintavalle, il direttore dell'Istituto Italo Americano Calandra Anthony Tamburri, il Presidente del comitato Italo Americano sull'educazione Dr. Berardo Paradiso, il rettore della Scuola d'Italia Maria Palandra, il Presidente della NOIAW Maria Tamburri. 

Inoltre l'evento è stato allietato da tre voci femminili del coro della Scuola d'Italia, le quali hanno intonato l'inno italiano e americano.

Joseph Sciame ha ricordato l'importanza del luogo in cui l'evento si è tenuto. Dal 2012 l'IHCC ha la responsabilita della statua di Madre Italia, egli stesso ha aperto il suo discorso dicendo: “La statua rappresenta la nostra madrepatria Italia, l'importanza dell'elemento unificante dell'Italia, la famiglia, il tema della scoperta con Cristoforo Colombo".

“Esempio emblematico di questi valori è la nostra Console Generale Natalia Quintavalle”, così è stato dato il benvenuto al Console Quintavalle, al suo ultimo anno di mandato qui a New York. Ha ricordato della prima volta in cui prese parte alla cerimonia del Mother's Day, quando non conosceva assolutamente la storia e il significato della statua e delle associazioni Italoamericane. 

Ed è proprio a queste ultime che il console ha voluto fare un profondo ringraziamento per il lavoro di promozione e salvaguardia della cultura italiana qui negli Stati Uniti, ma non solo. Ha poi speso alcune parole per le donne presenti all'evento: “ho una grande ammirzaione per le donne della nuova generazione che lavorano nel consolato, come Isabella Periotto, che riescono a coniugare la vita professionale con la loro vita privata in modo efficiente, ma anche elegante”. 

Ha poi ringraziato Dino Sorrentino che ha fatto un grande lavoro al consolato, ma che allo stesso tempo ha sostenuto il lavoro delle donne che hanno lavorato con lui. Il Console ha sentito il dovere di ringraziare anche Lisa Calello: “è una donna straordinaria, è veramente un pilastro del Consolato e sfortunatamente sta anche lei per andarsene”.

Oltre a simboleggiare la figura della Madre, la statua rappresenta anche il forte legame tra Italia e Stati Uniti. L'artista Massari la ideò dopo gli eventi tragici della seconda guerra mondiale per ringraziare gli Stati Uniti per aver liberato l'Italia, la quale ha a suo tempo contribuito allo sviluppo degli Stati Uniti sin dalla scoperta di Cristoforo Colombo.

La storia della statua è lunga e travagliata, è passata prima dalle mani dello scultore Massari a quelle del Dr. Nicola Brunori, un personalità rilevante del Bronx, ma non si riuscì a trovare una collocazione adatta per l'opera nemmeno all'Esposizione Internazionale del 1965 di New York. Fu Dominic R. Massaro a trovare un posto permanente per la statua, grazie a Dr. David Caputo, allora prsidente dell'Hunter College, che nel 2000 accettò di posizionare la statua nei pressi della sua Universita.

Il significato più profondo però è nelle parole di Massari stesso: “All'immigrato italiano… simbolo delle madri di ogni nazionalità che hanno mandato i loro figli a costruire una nazione di immigranti, concepita in libertà e dedica all'uguaglianza di tutti coloro che sono vwnuti e che verranno." 

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