Regione Piemonte: una meta imperdibile

Tommaso Cartia (March 07, 2017)
Un buongiorno all’insegna dell’eccellenza italiana. Al Consolato Generale d’Italia di New York una delegazione composta da alcuni ambasciatori culturali della Regione Piemonte ha presentato tutte le meraviglie di una meta turistica imperdibile.

Un’elegante colazione per promuovere la bellezza della Regione Piemonte davanti ad un pubblico di giornalisti del settore della cultura, del food, del turismo e dello sport insieme ad appassionati di cultura italiana. 

L’evento, organizzato in collaborazione con la sede newyorchese dell’ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, è stato presentato dal Console Generale Francesco Genuardi che ha salutato la delegazione e speso parole di grande entusiasmo: “Il Piemonte è una regione unica, con un passato molto importante, è infatti la regione che ha unificato il resto dell’Italia. Torino è stata inclusa dal The New York Times nella lista delle città not to miss - da non perdere - dall’inizio di Gennaio 2017. Il Piemonte non ha solo un grande passato ma anche un grande futuro, come la delegazione venuta qui a parlare vi spiegherà a breve. Una storia quella della Regione Piemonte caratterizzata da un’incredibile combinazione di differenti fattori che la rendono particolarmente appetibile.”

Maria Elena Rossi, General Manager ‘Sviluppo Piemonte Turismo srl’, è stata moderatrice del panel composto da Mauro Carbone, General Manager Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero e Supervisore del Centro Nazionale Studi del Tartufo; Marco Albano, curatore del Juventus Museum, museo storico-sportivo multimediale e bilingue dedicato alla società calcistica Juventus Football Club; Stefano Mosca, direttore del’ATL Biella, Azienda Turistica Locale del Biellese e Gianni Miradoli del tour operator Central Holidays, che si occupa di organizzare pacchetti turistici per gli americani che vogliono visitare l’Italia. 

Ospite illustre dell’evento Marco Leona, Scientist in Charge presso il Department of Scientific Research del Metropolitan Museum of Modern Art di New York. Lo scienziato dell’arte, a capo di un team il cui compito è scoprire i segreti celati dietro le opere del museo, è un altro orgoglio della Regione Piemonte. Nato ad Ivrea, comune della città metropolitana di Torino, vive da tredici anni a New York. 

Emozionanti esperienze nella Regione Piemonte

Maria Elena Rossi ha iniziato la conversazione con un dato molto significativo: più di 270,000 turisti americani hanno visitato il Piemonte nel 2015. Un dato eclatante che sottolinea il crescente interesse per la proposta turistica della regione, un proposta varia, ampia e in costante rinnovamento. 

“Per permettere al mercato del turismo di espandersi dobbiamo presentare nuove esperienze, innovazioni”, afferma Rossi, “il filo che lega tutte le testimonianze che avremo modo di ascoltare oggi è che sono tutte delle esperienze esclusive che si possono far in Piemonte basate sulla nostra tradizione, la nostra cultura, nelle varie zone della nostra regione. Quello che sappiamo oggi dell’ambito del turismo è che è importante vivere delle emozioni e delle esperienze. Abbiamo quindi pensato di presentarvi l’offerta piemontese dalla qualità dei nostri tartufi bianchi di Alba ai vini favolosi, dall’industria tessile, allo sport. La Juventus per esempio, lo storica squadra di calcio conosciuta in tutto il mondo, si sta sviluppando come attrazione turistica anche grazie all’apertura del museo dedicato alla sua storia. Anche il design di macchine di lusso è un brand per noi molto importante come per esempio la FIAT.”

Il turista che vuole visitare il Piemonte si trova davanti ad un' offerta unica ed emozionante.

L’Industria tessile

L’industria tessile per esempio, è una grande tradizione culturale della regione. L’80% dei migliori tessuti che si possono trovare impiegati nella realizzazione di vestiti e prodotti di lusso sulla 5th Avenue di New York e nei più importanti centri commerciali, vengono dal Piemonte, da Biella in particolare. Industrie tessili che oggi aprono le loro porte ai turisti per regalare esperienze interattive.

Ce ne parla Stefano Mosca dell’ATL Biella:  “Siamo qui per raccontare una storia. Sappiamo che Milano è uno delle città italiane più importanti nell’ambito della moda, ma anche il Piemonte e in particolare Biella è una delle più importanti capitali della moda nel mondo. Senza il Piemonte e senza Biella, nessun brand della moda esisterebbe, noi produciamo l’80% dei migliori prodotti tessili. Tutti i più grandi fashion stylists vengono a Biella per rifornirsi dei migliori tessuti. Vogliamo adesso aprire le porte di tutte quelle fabbriche manifatturiere per farvi sperimentare come si creano i migliori tessuti del mondo. La qualità ha a che vedere con la sostenibilità. Condurremo i turisti in queste fabbriche circondate da bellissimi scenari naturali per mostrare proprio come nascono i tessuti. Quando visiti una fabbrica tessile si capisce quanto sia complicato produrre un tessuto di qualità, che ha il suo fondamento nei materiali primi. Potrete seguire tutta la catena di montaggio del lavoro dalla materia prima alla finitura del tessuto e poi ci sarà anche l’occasione di fare shopping. Non solo toccare con mano i materiali ma è proprio l’incontro umano che farà la differenza, entrare in contatto con i lavoratori, come per esempio i membri della famiglia del famoso Lanificio Ermenegildo Zegna.”

Gli artisti manifatturieri non sono certo gli unici che hanno fatto grande il Piemonte nel mondo. Una terra di grandissima cultura e di lunga tradizione artistica.

L’Arte

Chi meglio di Marco Leona, scienziato dell’arte al MET di New York, poteva raccontarci dell’eccellenza artistica della regione: “Il Piemonte è davvero un posto molto speciale, unico. Basti pensare che la grande cupola della Mole Antonelliana che sta al centro di Torino, uno dei più grandi monumenti in muratura non rinforzati al mondo e simbolo della città, definisce la skyline di chi si avvicina all’Italia, non il Vaticano ma tecnicamente una sinagoga. Questo perché il Piemonte è stato storicamente una regione transnazionale. Tante antiche civilizzazioni hanno attraversato le Alpi dalla Francia alla Svizzera e sono arrivate in Piemonte. Qui hanno lasciato importanti testimonianze artistiche e culturali del loro passaggio.”

Una meta sempre più ambita il Piemonte che ancora oggi attrae visitatori da tutto il mondo e che garantisce altissimi standard in termini di accomodation come ha ben sottolineato Gianni Miradoli del tour operator Central Holidays: “I servizi e l’accomodation in Piemonte sono incredibili. Noi mandiamo i turisti in Toscana, a Roma, ma il Piemonte non è certo secondo a nessuno. Lo confermano i feedbacks che riceviamo dai nostri clienti, che sono eccezionali.”

Il fascino del tartufo bianco

Come se non bastasse, la regione è anche rinomata per la sua tradizione gastronomica, in particolare la produzione del tartufo bianco di Alba è una prelibatezza ed una rarità unica al mondo. 

“Il tartufo bianco di Alba è una tra i tartufi più pregiati e più cari perché non si può coltivare”, racconta Marco Carbone del Centro Nazionale Studi del Tartufo, “abbiamo una produzione annua che è correlata al ciclo naturale, all’andamento della stagione. Il tartufo bianco è affascinante perché la ricerca del tartufo è assolutamente libera, non esiste proprietà privata, quindi ognuno può andare a cercare il tartufo dove vuole, se uno conosce delle piante che producono tartufo deve mantenere il segreto. Attorno a questo si sviluppa tutto il nostro mondo. Venir da noi vuol dire andare con il cercatore di tartufi ed il suo cane, scoprire tutto quel backstage, tutto l’ambiente che ci sta dietro, che è la parte più importante del tartufo aldilà del suo profumo”.

La Juventus: molto più di una squadra di calcio

Altra grandissima attrazione della regione è la storica squadra di calcio della Juventus, che come tutto il calcio italiano è sempre un grande elemento di identificazione culturale. Non più solo un semplice team, l’associazione calcistica si sta aprendo a nuove possibilità di business partendo dalla fondazione di un museo a tema. Abbiamo avuto l’occasione di scambiare qualche battuta con Marco Albano, curatore del museo, che ci parla di tutte le nuove iniziative legate al team: 

“Quando parliamo di Juventus in questo caso non parliamo solo più di sport ma anche di entertainment, in questo gli americani sono maestri, per primi sono riusciti a creare quell’atmosfera allo stadio che va oltre l’evento sportivo. Si va allo stadio con i bambini, con le famiglie, vanno allo stadio ore prima dell’inizio della partita e anche dopo proprio per l’intrattenimento. In Italia non esiste ancora un evento come il Super Bowl, c’è la finale di Champions League ma è un evento più mediatico. Noi come Juventus siamo riusciti a creare l’atmosfera di un evento sì mediatico, perché l’audience delle partite della Juventus è la più alta in Italia, ma anche un evento locale, allo stadio, un business a tutti gli effetti perchè generiamo un fatturato di 400 milioni di euro all’anno, un business anche del lifestyle. Ormai la Juventus è diventata come l’Harley Davidson, come la Ferrari, un brand a tutti gli effetti e chi lo indossa, chi lo vive, chi lo tocca sposa la Juventus non solo come squadra ma come filosofia di vita, come stile. Perché ci sono dei valori del brand molto forti, molto marcati. La Juventus o la ami o la odi, bianco o nero, senza compromesso. Qualcosa che o ami e vivi con un senso di appartenenza molto forte o non vivi del tutto.”

Il carattere piemontese

Forte il carattere piemontese, il carattere di una terra che ha nella grande tradizione dell' antico Ducato di Savoia la sua forza culturale ma anche quella naturale propensione a sentirsi un po’ un centro del mondo. Così Maria Elena Rossi cerca di definire l’eccellenza del carattere piemontese: “la caratteristica più importante del carattere piemontese è sicuramente legata alla sua storia sabauda, che ha a che fare molto con la serietà e l’affidabilità e anche alla ricerca dell’eccellenza. Probabilmente anche grazie al fatto che Torino è stata la capitale di un regno, circondata da tanta bellezza, arte e cultura. Inoltre c’è stata una forte vicinanza con le grandi corti europee. Sicuramente una terra che ha una forte spinta all’internazionalizzazione.” 

Questa serietà, questa attenzione per la qualità si riflettono necessariamente anche nella cultura d’impresa e nei suoi prodotti commerciali. 

“Dietro ad ogni prodotto di qualità c’è molta cultura, senza cultura non c’è valore aggiunto nel prodotto. Noi crediamo che il vero valore oggi che fa la differenza di un prodotto sul mercato sia la cultura che esso rappresenta, che si porta con se e lo distingue. In Piemonte ci sono ancora grandi e numerosi esempi del manifatturiero autentico italiano di qualità e quindi ci sono ancora molte opportunità di veicolare la cultura italiana attraverso questi prodotti. Questo è quello che vogliamo raccontare, esperienze uniche, di shopping, di assaggi, di visite che riteniamo possano essere delle grandi esperienze culturali.”

Così chiude Stefano Mosca, direttore dell’ATL Biella, sottolineando ancora una volta quanto la Regione Piemonte sia una meta da non perdere nell’elenco dei posti da visitare nel mondo.

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