Scoprendo il Lazio. Viaggio all’interno di tesori nascosti
Un antico proverbio recita ‘Tutte le strade portano a Roma…”. Vero è che ne esistono altrettate poco conosciute, talvolta dimenticate, che rappresentano autentiche linee d’unione ai tesori nascosti di una regione tutta da scoprire.
Parliamo del Lazio, terra da sola capace di render testimonianza a migliaia di anni di storia, cultura e tradizioni, sintetizzati in luoghi sconosciuti ai più, che attendono solo di essere visitati.
Alla scoperta dei sapori e dei capolavori nascosti della regione, AT Lazio (Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Lazio), sotto il patrocinio dell’ENIT (Ente Nazionale Turismo), vi ha dedicato uno speciale evento intitolato ‘Enjoy our flavours’. Nell’incantevole cornice del Metropolitan Pavillon di New York, si è dapprima dato inizio alla presentazione di Annamaria Carrer, Director of Tourism Promotion della regione Lazio, che ha introdotto agli ospiti e alla stampa un quadro che delinea, o forse ancor meglio racconta, l’immensa offerta turistica che la regione Lazio ha da offrire. Itinerari che fuoriescono dai classici schemi, preferendo i capoluoghi di provincia alla città eterna.
“Abbiamo tentato di puntare sugli aspetti meno conosciuti del territorio della regione Lazio – ha commentato Annamaria Carrer - Al viaggiatore crocieristico ad esempio, che in passato ha già visitato la città di Roma, vorremmo dare la possibilità di conoscere altro rispetto al classico Foro Romano, Piazza di Spagna e così via. E meglio ancora, vorremmo dare l’opportunità di poter apprezzare le meraviglie di un territorio, quello della provincial laziale, poco conosciuto sia nel nome, sia in tutto ciò che di bello ha da offrire”.
E quando le abbiamo chiesto quale fosse il territorio che più avrebbe desiderato far conoscere, ci ha risposto: “Tutto. Vorremmo far conoscere l’intero territorio. Un turista potrebbe dirmi cosa gli piace ed io gli consiglierei dove trovarlo nel Lazio. Se ad esempio qualcuno mi dicesse che il suo interesse è per la gastronomia, o in particolare per i tartufi, gli suggerirei dove trovarli, visto che ce ne sono anche qui. Nel Lazio è possible trovare qualsiasi cosa, per soddisfare qualsiasi interesse o gusto, ed anche ad un costo più basso rispetto ad altre regioni turisticamente più quotate”.
Nel frattempo, nella sala grande del Metropolitan Pavillon, più di cento rappresentanti di altrettante aziende vinicole italiane, lasciavano gli ospiti degustare le loro produzioni. Vini per lo più, ma anche piatti tradizionali italiani, nonchè l’immancabile Grana Padano. Fra loro abbiamo incontrato Sergio Mottura, per il quinto anno di seguito vincitore dell’illustre premio ‘Tre Bicchieri’ del Gambero Rosso per la regione Lazio. “Sono qui a rappresentare una regione che da sempre porta con sè la tradizione del vino. La mia azienda produce un Grechetto proveniente da un vitinio laziale e umbro,
chiamato ‘Poggio della Costa’, l’unico vino bianco del Lazio che vince il premio ‘Tre Bicchieri’ da ormai cinque anni. La nostra produzione conta circa centomila bottiglie a volta, di cui un cinquanta percento viene esportato negli Stati Uniti, soprattutto in California, a New York e nel Massachusetts. Questa di oggi è un’ottima occasione per noi. C’è sempre una grande affluenza di pubblico, e ciò rende possibile sia contattare nuovi ristoratori, sia rivedere vecchi clienti”.
Arrivare ad assaporari i luoghi e i sapori nascosti della regione Lazio è facile. Basta collegarsi al sito dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Tursimo, accedere alla sezione Lazio, e scegliere uno dei tanti percorsi proposti. Un nuovo modo di fare turismo in una regione che ha tanto da offrire, e che solo aspetta di essere scoperta.
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