Sapori di Sicilia al Westchester Italian Cultural Center
Racchiudere uno scorcio d’Italia tra le accoglienti stradine del Westchester, per custodire e promuovere quell’infinito patrimonio che da millenni contraddistingue il Belpaese. Questo, uno dei sogni di Generoso Pope, di origine beneventana, arrivato in America nel 1906 e divenuto milionario dopo anni di duro lavoro. Già editore del “Progresso Italo-Americano”, nel 1947 fonda la Generoso Pope Foundation per assicurare la continuità dell’attività benefica rivolta ai suoi connazionali.
A distanza di sessant’anni la sua attività è continuata in tutta la sua concretezza al Westchester Italian Cultural Center, organizzazione voluta dal bisnipote di Generoso, David Pope, per preservare il pregevole percorso già avviato dal nonno.
Il Westchester Italian Cultural Center, collocato nell’incantevole cornice di Tuckahoe, a pochi minuti da Manhattan, nasce con l’obiettivo di preservare, promuovere e celebrare la ricca eredità della cultura italiana classica e contemporanea, attraverso percorsi mirati alla conoscenza della lingua, delle arti, della storia e anche della cucina del Paese. Molte le attività che si svolgono al suo interno: dalle lezioni di gastronomia riservate ai bambini, all’insegnamento della lingua, dalle mostre alle proiezioni di film e documentari, dai workshops alle cene di gala. Tutto, purché condito da un tocco d’italianità.
Ad aprirci le porte del Centro, Patrizia Calce, Program Administrator del Westchester Italian Cultural Center, che ci ha accompagnato mostrandoci i luoghi dove si svolgono le tante attività.
E ce n’è davvero un po’ per tutti. Si parte dalla Lecture Hall, 64 posti e la possibilità di assistere a una varietà di letture, concerti, performance teatrali, proiezione di film e documentari. Si continua con la Library, uno spazio tranquillo e rilassante dove è possibile trovare opere inglesi e italiane, utilizzata anche come area studio durante le lezioni di italiano. E si arriva dunque alla Cucina, nei cui locali si svolgono lezioni di cucina italiana, workshops e dimostrazioni per bambini, famiglie ed anziani.
In un centro enogastronomico che si rispetti non può ovviamente mancare la cantina, e quella del Centro riesce a vantare la presenza di vini provenienti da tutte e venti le regioni d’Italia. Due degli spazi fra i più interessanti del Centro sono invece la Arpaise Exhibit Hall e la Calabria Exhibit Hall, sale che si riservano per l’esposizione di mostre, ceramiche, artefatti, fotografie e quant’altro proveniente da artisti italiani. L’area riservata ai meeting è invece la Anthony J. Pope Board Room, uno spazio molto elegante dove i membri del board o i direttori del Westchester Italian Cultural Center si riuniscono regolarmente.
E infine, la sala dei ‘banchetti’, un elegantissimo spazio riservato ad ospitare delegazioni speciali, cene e serate di fundraising. È la Dining Room, un salone fine e raffinato, che lo scorso sabato ha ospitato una cena di gala siciliana.
Ospiti illustri della comunità italo-americana, tra cui il Console Generale d’Italia Francesco Maria Talò, hanno avuto la fortuna di gustare piatti cucinati dallo chef Salvatore Presti.
Ricchissime erano le portate presentate con ricchezza di colori. Sapori che hanno riportato e presentato la più grande isola del Mediterraneo nell’accogliente centro di Westchester. Formaggi, pasta tipica ai pistacchi e con le sarde, pesce, cannoli, cassate... e molto di più, tutto sorseggiando un ottimo vino.
L’occasione era speciale, concludeva un progetto di formazione promosso dall’Associazione Euroform e finanziato dalla Regione Sicilia, realizzato in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a New York.
L’intento del progetto è di promuovere l’immagine della regione ed il rapporto con i suoi prodotti attraverso la formazione di chef americani.
Il Presidente dell’Euroform, Salvatore Licata, insieme ad Antonio Messina, Rappresentante dei Siciliani a New York, il Funzionario dell’Assessorato al Lavoro della Regione Sicilia, Vincenzo La Fata, avevano presentato precedentemente le finalità del progetto in un incontro in Consolato Generale due giorni prima (Vedi articolo di i-Italy)
Abbiamo trascorso una serata speciale, all’insegna dell’alta cucina, in un posto importante per chi ama e vuole vivere la tradizione italiana.
i-Italy
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