Nedo, Andrea e Talia. Memoria al futuro.

Letizia Airos Soria (January 27, 2009)
Incontro con il giornalista Andrea Fiano, membro del Consiglio Direttivo del Centro Primo Levi di New York. Andrea è figlio di Nedo, sopravvissuto ad Auschwitz, e padre di Talia, teenager Italo-Americana


Incontro il giornalista Andrea, figlio di Nedo Fiano, uno dei pochissimi italiani sopravvissuti ad Auschwitz, con un’immagine ben precisa in mente. Proviene dalle parole di un’intervista letta qualche tempo fa in cui si raccontava del bambino Nedo che, all’improvviso, non può andare più a scuola, perchè le leggi italiane glielo impediscono. L’immagine di un bambino che nel 1938 perde il diritto all’istruzione, e insieme il diritto a giocare con tutti i suoi coetanei italiani che non vogliono o non possono frequentarlo più. Deve frequentare classi organizzate dalla comunità ebraica.

Parla del padre Nedo con affetto, e al tempo stesso un rigore quasi giornalistico: “Lui non raccontava, ha cominicato negli ultimi 20 anni. Ho avuto la fortuna di crescere con una figura paterna ottimista, tutt’altro che astiosa. E’ tornato in Germania già negli anni ’70, per lavoro, vestito per bene, in un posto dove era stato schiavo solo venti, quindici anni prima. A casa mia c’è sempre stato un messaggio di ottimismo sulla natura umana accanto ad un’impostazione chiaramente antifascista.”

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