"Questo non è il tour di un disco. È un tour che senza tutto quello che c’è stato in mezzo credo non sarebbe mai successo", ha detto Tiziano Ferro per annunciare il suo nuovo viaggio negli stadi italiani in ben 14 tappe. Da Milano, passando per Firenze, Roma e Napoli, fino ad arrivare a Padova. "È il tour del ritrovamento di me stesso ma anche del ritorno in un mondo in cui nel frattempo è cambiato tutto, no? Mi piace l’idea di poter scegliere tra tantissime canzoni".
Sui lunghi anni di assenza dai palchi, l’ultimo live risale al 2017 a Firenze, Ferro ha commentato che “Lo stato d’animo è quello della speranza ma soprattutto dei buoni propositi. Penso che quello che è successo abbia dato grande validità all’importanza della musica e, in generale, al valore dell’arte. Gli spettacoli sono mancati perché lo spettacolo, da sempre, è una cura per l’essere umano”.
Oltre 500 i biglietti venduti. A conferma che il pubblico di Ferro gli è rimasto fedele. “Ho un grande senso di gratitudine nei confronti di chi verrà a vedermi. Devo loro una grande lezione cioè il fatto di essere qui ancora dopo 20 anni. Perché le cose cambiano, lo sappiamo bene, perciò niente è scontato. Quindi devo loro questo: una verità che genera benessere, non importa se in uno stadio, in palazzetto o in un club o con l’uscita di un nuovo disco… l’importante è riuscire a dare benessere”.
Molti dei brani scelti per la scaletta sono ormai diventati dei veri e propri classici della canzone italiana. Da “Xdono” e “Sere Nere” , “Accetto Miracoli” fino a “La Prima Festa del Papà” e al nuovo singolo “Destinazione Mare”. Per me i ‘classici’ sono classici e non si toccano: ‘Sere Nere’ è una canzone che ha cambiato la mia vita e la percezione del mio percorso artistico per le persone e credo che non sarà mai assente da una scaletta di un mio concerto".
E dopo aver nuovamente assaporato l'affetto del pubblico, quali sono i progetti di uno dei cantanti italiani più famoso all'estero? “Ci sono un sacco di cose che stanno succedendo e prendono forma man mano che accadono”, ha rivelato Ferro. ” Io sono di base uno scrittore, non smetterò mai di scrivere, anche perché non lo voglio fare. Nel tempo ho scritto tanto per gli altri e per me, mi sto avvicinando ai 25 anni di carriera che sono un bel traguardo e mi piacerebbe in un certo senso celebrarlo – sto cercando il modo di farlo – e la scrittura c’è sempre stata. All’inizio – forse per l’ossessione che abbiamo tutti ormai per le serie tv – volevo scrivere una serie televisiva, dopodiché mi sono reso conto che la mia scrittura non sarebbe stata in grado di assecondare quel tipo di racconto però ho tanto da raccontare e vorrei farlo”.
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