Times of pandemics. Times of uncertainty but also of opportunities to rebuild, to restart. Times in which you can no longer ignore the details, those details that often go unnoticed but which are the real thrust of change. We can start over by treasuring our past experience, including the mistakes we may have made.
“That precise moment of an epidemic, when everything can suddenly change, is the Critical Point,” writes Malcolm Gladwell in his most recent book, The Critical Point. The big effects of small changes.
Do we realize it? Are we gearing up for change, and how? To ask these questions and seek the first answers i-Italy has decided to open a new space for reflection, following the red thread that unites all over the world what I would call the new "Italian resilience" that accompanies our life, something we may even be unaware sometimes.
The dictionary says that the word “resilience”, so widespread today, evokes "the ability of a material to absorb a shock without breaking" or, in psychology, "the ability of an individual to face and overcome a traumatic event or a period of difficulty."
In this virtual but very concrete space, we will collect stories of Italian resilience from all over the world, from New York to Milan, from Paris to Berlin to Buenos Aires ... There will be stories, interviews, and ideas. We will publish them in different languages, as they come to us, without necessarily looking for translations, but we will be happy if you will help us, perhaps translating and disseminating ...
In the process, we will also publish some of the contributions received at #Standuptogether, our "antivirus communication project” born in the first months of the pandemic. Our very successful bottom-up, “social” campaign continues. Sharing collective projects leads to building a community, it transforms individual engagement into collective action. This is our aim.
We believe that the words of Pope Francis, pronounced on March 27 this year in the churchyard of St. Peter's Square, were a turning point: "The storm unmasks our vulnerability and leaves uncovered those false and superfluous certainties with which we have built our agendas, our projects, our habits and priorities." We start by recognizing the value of such insecurity, and in so doing we will attempt to turn our fragility into our very strength.
We embark on this new journey together with several friends whom you will meet in the coming months. First among the is Massimo Amorosini and his OKITALIAPARLIAMONE, a project that presents ideas and initiatives to relaunch Italy in the world, carried out in partnership with Italplanet.it.
So let's get started. As Franz Kafka said “paths are built by traveling”. We are on our way.
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Tempi di pandemia, si sa. Tempi di incertezza ma anche occasioni per (ri)costruire, per ripartire. Tempi in cui non si possono più ignorare i dettagli, quei particolari che spesso passano inosservati ma che sono la vera spinta del cambiamento. Si può ricominciare facendo tesoro degli errori fatti che vengono in questi tempi al pettine come nodi cruciali.
“Quel preciso momento di un'epidemia, quando tutto può cambiare all'improvviso, è il Punto Critico“ scrive il sociologo e giornalista Malcolm Gladwell nel suo recentissimo libro Il punto critico. I grandi effetti dei piccoli cambiamenti.
Noi ce ne rendiamo conto? Ci stiamo attrezzando al cambiamento, e come? Per porre queste domande e cercare le prime risposte i-Italy ha deciso di aprire un nuovo spazio di riflessione, seguendo il filo rosso che unisce in tutto il mondo quella che chiamerei la nuova ”resilienza italiana” che accompagna la nostra vita, a volte senza che ne siamo consapevoli -- The Italian Resilience.
Il dizionario dice che questa parola oggi così tanto diffusa evoca, in fisica, “la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi” o, in psicologia, “la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.”
E dunque in questo luogo virtuale, ma molto concreto, raccoglieremo storie di resilienza italiana da tutto il mondo, da New York a Milano, da Parigi a Berlino a Buenos Aires... Saranno testimonianze, interviste, racconti. Lo faremo in diverse lingue, senza cercare necessariamente traduzioni, ma saremo felici se ci darete una mano magari traducendo e diffondendo...
All’interno di questo percorso ci saranno anche gli interventi di #Standuptogether, il nostro progetto di “comunicazione antivirus” nato nei primi mesi della pandemia. La campagna social raccontata dai diretti protagonisti continua. Condividere progetti collettivi porta a costruire una comunità, passando dalla forma individuale all'azione collettiva. Questo è il nostro scopo.
Crediamo che le parole di Papa Francesco, pronunciate il 27 marzo di quest’anno sul sagrato di Piazza San Pietro siano state un punto di svolta su cui ragionare ancora.
“La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità.” Partiamo riconoscendo il valore di questa insicurezza.
Intraprendiamo questo nuovo viaggio insieme a tanti amici che scopriremo nei prossimi mesi. Tra i primi OK ITALIA PARLIAMONE e il suo ideatore Massimo Amorosini, un confronto per ragionare di idee e azioni utili per far ripartire il Paese, realizzato in partneship con Italplanet.it, il magazine di Unioncamere e Italcamerestero.
Cominciamo quindi. Come diceva Franz Kafka “i sentieri si costruiscono viaggiando”. Noi siamo in cammino.
Source URL: http://iitaly.org/magazine/focus/op-eds/article/together-italian-resilience
Links
[1] http://iitaly.org/files/theitalianresilencetoppng