La Carnegie Hall celebra Aldo Finzi

Riccardo Chioni (December 22, 2017)
Le opere del compositore Aldo Finzi, già apprezzate in tutto il mondo, sono arrivate a New York, per esaudire la richiesta del Maestro alla famiglia “fate risuonare la mia musica”, accolta nel più prestigioso tempio della musica

Il concerto di domenica oltre ad essere stato una celebrazione della musica del compositore italino, ha visto il debutto alla Carnegie Hall del direttore d’orchestra Alessandro Calcagnile, della Garden State Philarmonic Orchestra del New Jersey che ha condotto e dei solisti, le soprano Agnes Molnàr e Elizabeth Hertzberg, il tenore Francesco Anile, oltre al compositore Matti Kovler che si è esibito con un proprio brano.

Aldo Finzi, nato a Milano il 4 febbraio 1897 da un’antica famiglia ebrea originaria di Mantova, mentre si laureava in giurisprudenza all’Università di Pavia allo stesso tempo otteneva il diploma in composizione come privatista presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. L’amore per la musica era di casa nella famiglia Finzi, la zia sorella del padre, Giuseppina Finzi Magrini fu una celebre soprano.

Aldo poco più che ventenne era già un idolo tra i giovani musicisti italiani per le sue liriche, la musica da camera, quella sinfonica, oltre alla commedia giocosa “La serenata al vento”, divenuto uno degli autori le cui opere erano pubblicate da un folto catalogo Ricordi. La vita del compositore Aldo Finzi e la morte prematura fanno si che la sua storia diventi ricca di significato ed interesse, insieme con la sua produzione musicale. Quando La Scala nel 1937 bandì un concorso per un’opera nuova da eseguire nella successiva stagione, Finzi vi partecipò con “La serenata al vento” in tre atti e Pick Mangiagalli che faceva parte della commissione gli anticipò confidenzialmente di essere il vincitore, ma la conferma ufficiale non arrivò nei primi mesi del 1938 e non arrivò mai. Il compositore non aveva dubbi. A bloccare la decisione de La Scala non poteva essere che un veto governativo che per Finzi significava l’imminente inizio della campagna razziale anche in Italia.

Non tardò a manifestarsi. Soltanto qualche mese dopo la preoccupazione espressa dal compositore furono varate le leggi razziali precludendogli di far eseguire le sue musiche. Finzi non si piegò, come non si esaurì la sua vena che nel 1939 lo portò a comporre un poema sinfonico, l’anno successivo compose “Danza” un concerto per 2 pianoforti, sassofoni e orchestra, mentre nel 1942 presentò “Shylock” un’opera drammatica su libretto di Rossato, di cui è stata presentata la Ouverture alla Carnegie Hall.

Due anni più tardi scrisse tra rocambolesche fughe e nascondigli segreti tra le pareti, “Preludio e fuga per organo”, composto durante l’occupazione nazista a Torino dove Finzi si era rifugiato e dove, per evitare la cattura del figlio da parte delle SS, si consegnò spontaneamente, comprando letteralmente con ciò che possedeva la libertà del figlio.

Aldo Finzi, morto il 7 febbraio 1945, fu sepolto sotto falso nome e la moglie dovette attendere l’abrogazione delle leggi razziali nel dopo guerra, prima di poter riportare le spoglie nella cappella di famiglia nel Cimitero Monumentale di Milano.

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