- Maurizio Forte, direttore dell’ICE, Nord America
- Fancy Food di New York è veramente una fiera di grande successo e di grande impegno per tutti quanti, quindi abbiamo voluto caratterizzare di più la nostra lounge come una lounge di servizio.
- Il Console Generale di New York Francesco Genuardi, l'Ambasciatore d'italia negli USA Armando Varricchio e Maurizio Forte Maurizio Forte, direttore dell’ICE, Nord America
- Le piccole e medie imprese italiane sono il tessuto del nostro Paese. Il novanta percento degli espositori italiani di Fancy Food è già fatto di piccole medie imprese. Con le startup parliamo di una categoria particolare delle piccole medie imprese. Di una nicchia della nicchia.
- L’agroalimentare su cui si deve puntare è basato sulla sostenibilità della produzione, sostenibilità della catena distributiva degli imballaggi e lotta al food waste. E’ un impegno per un’alimentazione sana, quindi per una salute migliore. Non c’è altro settore merceologico che possa da solo offrici così tante sfide, ma come si dice in questi casi anche tante opportunità.
- Esportare non significa vendere in un luogo diverso, esportare significa impostare l’azienda, che fa solamente il mercato domestico, in un modo completamente differente. Se si decide che questo export deve essere negli Stati Uniti significa dover fare prima molti ‘compiti a casa'.
- Molto spesso quando si pensa all’innovazione, si pensa all'elettronica alla tecnologia, allo spazio alle nuove applicazioni, all’economia digitale, invece probabilmente lo sforzo maggiore che dobbiamo fare è di introdurre sempre più innovazione, sempre più sostenibilità e sempre più responsabilità nel settore agroalimentare.
- Nell’agroalimentare dire azienda, famiglia, territorio, vuol dire parlare di un trinomio che è molto più forte che nella tecnologia o altri settori dove pure abbiamo eccellenti esempi.
- Fancy Food, non a caso si chiama “fancy” e non “traditional” food. L’elemento innovazione, di moda, di glamour anche nel food è diventato importante.