"This is not cricket" è la prima frase che ha pronunciato Shince quando è arrivato in squadra". A parlare è Jacopo de Bertoldi, regista del documentario This is not cricket presentato ad Alice Nella Città [2], sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma [3], come evento speciale di Panorama Italia [4].
"Ha subito notato che i ragazzi giocavano con regole un po' strambe quasi inventate. La cosa più divertente è che in Inghilterra il titolo è un'espressione usata per indicara comportamenti scorretti, poco etici".
Il documentario, girato quasi interamente a Piazza Vittorio, il quartiere più multietnico dei Roma, racconta la storia di amicizia tra due ragazzi uniti dalla passione per un gioco che in alcune parti del mondo è quasi una religione. Nato in Inghilterra del sud-est a partire dal 1300 rimane una delle tracce più tangibili del colonialismo britannico e oggi conta in tutto il mondo tre miliardi di giocatori.
"Shince, nato in Italia da genitori indiani, e Fernando, un giovane cresciuto dalla zia, una colf nostalgica dell'Msi di Almirante, si sono conosciuti sul campo ed insime giocano per il Piazza Vittorio Cricket Club". Attraverso il racconto di Fernando, il documentatio li segue da quando erano bambini, riprendendo i primi lanci nelle aiuole di quartiere, poi i tornei internazionali giovanili, fino al disfacimento della squadra e alla loro epopea per ricostruirla. Le giornate scorrono tra una meta e l'altra che diventano metafore degli ostacoli che ogni giorno i due ragazzi e i loro compagni di squadra devono afforntare per superare la diffidenza di un mondo che li rifiuta.
"Shince e Fernando sono cresicuti in un periodo in cui la questione migratoria è entrata di prepotenza nel dibattito politico e si cominciava ad avvertire la propaganda xenofoba delle destre. Raccontare la loro amicizia mi è sembrato quindi il modo migliore per abbattere i pregiudizi che si stanno radicando dentro la società italiana".
"This is not cricket" non è solo un film sull'amicizia ma sul valore dello sport come sfida personale, come strumento per superare i limiti fisici, sociali e culturali, ma anche come mezzo d’integrazione. "In particolare nel cricket, i giocatori devono imparare a tollerare l'avversario", tiene a precisare il regista. Nella squadra ci sono bengalesi, pachistani, indiani, ognuno di loro porta nel nostro paese il suo sogno di riscatto. Ragazzi che tentano di rimodellare la loro identità attraverso la forza del gioco".
Il bel documentario di de Bertoldi diventa così un viaggio nell'Italia dell'immigrazione che resiste, tra i nuovi italiani che indossano la maglia della loro squadra per tentare un cambiamento sociale contro quella legge tra le più restrittive dell'Europa che impedisce a chi è nato in Italia di acquisire la cittadinanza italiana prima del compimento del diciottesimo anno di età.
Vedi il Trailer ufficiale cliccando qua [5].
Source URL: http://iitaly.org/magazine/focus-in-italiano/arte-e-cultura/article/not-cricket-il-futuro-possibile-di-unitalia-piu
Links
[1] http://iitaly.org/files/cricket3jpg
[2] http://alice.mymovies.it/
[3] https://www.romacinemafest.it/
[4] https://www.panorama.it/panoramaditalia/
[5] https://www.youtube.com/watch?v=eQOQZ7ur-04&feature=youtu.be